Page 7 - MARCELLO FANTONI
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Percorsi di arte e vita nei ricordi di Marcello Fantoni
Oggi che il suo impegno di inesauribile creatore di sempre compresi, al loro primo sorgere.
forme gli è stato pienamente riconosciuto, Marcello Marcello Fantoni nasce a Firenze il 1 ottobre del
Fantoni contempla e rilegge tutta la sua produzione, 1915, da Renato Fantoni e Beatrice Corsi Bartolini, in
opera e testimonianza di un’intera vita dedicata all’arte. un appartamento in Via Benedetta, una piccola
Sono oltre settanta anni tra vasi, sculture, medaglie, contrada, traversa a Via della Scala. Primo di tre figli
disegni, schizzi: le mani di Fantoni hanno modellato abitava, insieme ai genitori, in una grande casa che
negli anni centinaia di creazioni oggi raccolte nelle sale ospitava ben cinque famiglie, oltre al nonno di Fantoni.
vaste e silenti della sua casa-studio di Via Monterinaldi, Il padre, assicuratore presso la Riunione Adriatica di
dove egli, energico e perseverante, continua a lavorare Sicurtà, arrotondava lo stipendio trascrivendo a
ed insegnare. macchina i trattati di medicina – la sera, dopo il lavoro
Da questa ormai tangibile stima che pubblico e – per conto del giornale “La Nazione”. La madre era
critica gli hanno concordemente dichiarato, Fantoni si invece pellicciaia, mestiere che aveva appreso da una zia
può volgere serenamente indietro, ripercorrere le tappe del marito, che le aveva fatto da madre. Fantoni ricorda
della vita e della storia di un uomo dallo spirito spesso la difficoltà di quegli anni, i sacrifici che i
intraprendente ed intuitivo che, appena uscito dalla genitori facevano per poter mantenere la famiglia: il
scuola d’arte, ha avviato un percorso che lo ha portato lavoro protratto fino a tarda notte, le privazioni, le
ad arrivare, con le sue ceramiche, nei più prestigiosi mortificazioni subite soprattutto dalla madre, che
musei del mondo. Fantoni lo fa senza esitazioni, senza svolgeva il suo lavoro, prevalentemente, per le ricche e
pentimenti posticci, conscio del proprio valore ed al titolate signore fiorentine. Ricorda di una volta,
tempo stesso convinto di non essere ancora arrivato al quand’era ancora ragazzino, in cui la vide in preda allo
culmine del proprio percorso artistico e di vita. Idee e scoramento ed al dispiacere, per aver ricevuto
forme sono in lui tutt’oggi in gestazione, e l’arte un’umiliazione sul lavoro, e le promise che un giorno
continua ad essere intuizione, fantasia, visione, anche le avrebbe mandato una macchina con l’autista per
per un artista che ha avuto, come lui, i più importanti accompagnarla dove voleva, e che le avrebbe riempito
riconoscimenti. il letto “con fogli di banca”. E Fantoni ci assicura
Ciò che qui ci proponiamo è allora rivedere, accennando un sorriso, di averlo fatto davvero, di aver
insieme al Maestro ed ai ricordi che vorrà tramandarci, adempito, una volta raggiunta grazie al suo lavoro una
i passaggi fondamentali della sua vita, entrare più a prospera posizione economica, alle sue promesse di
fondo nella sua storia per capire quale sia stata la strada ragazzino orgoglioso ma impotente di fronte ad una
che lo ha portato a questi successi, quali siano state le situazione economica, alla quale allora non avrebbe
persone che lo hanno spronato, amato, aiutato nel suo certo potuto contribuire.
lavoro; partecipare alle sofferenze che lo hanno afflitto Eppure rammenta quegli anni con grande
negli anni della guerra, così come condividere il nostalgia: la serenità dell’ambiente familiare, l’amore
faticoso e lungo impegno artistico, determinante per il che legava i genitori, e soprattutto la forza della madre,
rinnovamento dell’arte della ceramica del XX secolo, ci donna tenace ed energica che adoperò tutta se stessa
aiuterà meglio a penetrare nell’intimo della sua perché i figli risentissero il meno possibile della
creazione, a mettere meglio in luce la relazione che difficoltà del momento, ebbero tanta parte per la
esiste fra il suo carattere estroso ma autoritario e la sua crescita della personalità del giovanissimo Marcello.Egli
arte studiata, meditata, sempre attenta ed interessata ai stesso non esita a riconoscere che ciò che lo ha spinto,
nuovi linguaggi ma profondamente separata, per sua negli anni, a non cedere di fronte alle inevitabili
stessa natura, da ogni corrente artistica ben definibile. difficoltà,è stato proprio l’esempio della madre,che mai
Una personalità diffidente in fondo nei confronti di si stancava di muovere piccoli passi, con giusta misura,
qualsiasi teoria, che rinnova costantemente la sua perché la sua famiglia migliorasse gradualmente la
conoscenza ma che si serve degli stimoli esterni per propria condizione. La sua volontà di sentirsi a pieno
piegarli a ciò che la sua ispirazione gli detta. Un uomo madre di famiglia la spinse infatti, al principio degli
che vive in piena coscienza nel suo tempo, permeabile anni Venti, a trasferirsi insieme al marito ed ai figli in un
alle tensioni culturali di un dibattito europeo, ma che è appartamento in Via Palazzuolo. Fantoni ricorda ancora
riuscito a collocare la propria esperienza, nell’articolato la titubanza del padre a riguardo di questo
panorama artistico italiano, dagli anni Trenta fino ad trasferimento (il timore, più di tutto, di uno sforzo
oggi, in una posizione assolutamente al di fuori delle economico che avrebbe potuto minare pesantemente la
convenienze, con risultati spesso imprevedibili e non tranquillità così faticosamente raggiunta) di contro alla
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