Page 11 - GIAMPAOLO TALANI
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Ombra rossa
L’artista è però troppo vivo e vitale per limitarsi ad una presa di atto dell’effettiva realtà del mondo e delle cose.
Sorge in lui un fortissimo desiderio di sperimentare. Serve quindi, innanzitutto, uno spazio nel quale l’esperienza
possa avere luogo e dove sperimentare, meglio che altrove, la concreta sostanzialità dell’esistenza se non sulla
battigia, confine, appunto, tra mare e terra, tra materialità e spiritualità, tra vita e morte? E’ sulla battigia che
Talani dispone l’inizio del suo viaggio, guidato dallo scopo di individuare, una volta per tutte, l’origine di quel
dolore, di quella inesprimibile caratteristica dell’esistenza. E’ la Seconda Nobile Verità che Giampaolo Talani ci
rivela: Esiste l’origine del dolore.
Talani ne è certo perché tutte le cose provengono da cause. La sua pittura, ad esempio, porta in sé Giotto e
Michelangelo, Goya e Velasquez e ne fa un oggetto del tutto nuovo. Così deve essere anche dei suoi sentimenti,
quella sorta di inadeguatezza, ad esempio, o di precaria condizione di non appartenenza, che l’artista sente
talvolta di fronte al mare che, se prima era elemento di libertà, ora può apparirgli anche come limite o ostacolo.
Tav. VI
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