Page 14 - GIAMPAOLO TALANI
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Giampaolo Talani









                     frontale, ieratica, assoluta, si sdoppiano, diremmo, in corpo e spirito, spingendo tutta la pittura
                     di Talani in direzione di una trascendenza sempre più marcata che rivela sempre più l’assunto
                     iniziale della sua pittura: restituire sacralità al paesaggio, alle cose, agli esseri umani.


                     “Dove sono, ora, gli ombrelli,
                     portati via dal forte vento di mare?
                     E dove sono, ora, gli uomini?”
                     Giampaolo Talani


                     Nell’opera forse più significativa di questa stagione, Un forte vento di mare - Ery del 1999, il
                     padre dell’artista quasi esita, la mano in tasca, a compiere quello che sembra un movimento
                     di partenza. Il vento però lo spinge. Trasporta via tutti gli ombrelloni ed è chiaro che quella è
                     la fine di ogni estate. L’ombra ribadisce più forte questo definitivo scorrere del tempo. Il mare
                     qui c’è, in quest’opera, ma è un mare che è ormai simbolo di se stesso. E’ proprio in questo
                     quadro che la Seconda Nobile Verità di Talani si precisa e si dettaglia: l’origine del dolore è






















































                      Tav. IX











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