Page 8 - FABIO DE POLI
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Deve averlo afferrato in qua e là, con gli occhi della mente, la sapienza della mani, cogliendone le sfumature dai raggi
               di luce delle sue molteplici esperienze di illustratore e avventuriero della vita. Come designer, progettista, grafico,
               pittore, scultore, Fabio De Poli è uno straordinario pirata del colore. Con un pennello che non rapisce solo la vera
               essenza delle tonalità cromatiche, variandole e adattandole artigianalmente agli stati d’animo dei propri lavori. De
               Poli punta dritto alle emozioni di chi entra nel vortice della sua multiforme rappresentazione visiva. Una realtà fatta di
               amore per i dettagli che si racconta per immagini, interpreta in chiave ironica, raffigura con leggerezza e dinamicità,
               non disdegna i trasformismi per apparire ri-creativa, gioiosa, consequenziale come fosse ‘scrittura dipinta’. Per me è
               stato colore a prima vista. Complice la fatalità dell’incontro a Sant’Appiano dove ho avuto l’onore e l’opportunità di co-
               noscere e apprezzare un artista di primo piano nello scenario internazionale. Ammetto di essere stata colta e liberata
               allo stesso tempo dalle inevitabili suggestioni di questa conca felix, ricca di gradazioni cromatiche in cui la campitura
               piatta, la sottigliezza umoristica con la quale l’artista stilizza persino se stesso, giocando a nascondino col proprio
               profilo, sono alcuni dei segni più evidenti della sua cifra stilistica. E poi la scoperta di un profondo legame con il nostro
               territorio. Come rivela l’istantanea, presente in questa pubblicazione, l’artista ha vissuto un periodo della sua infanzia
               proprio tra le vie e le piazze di San Donato in Poggio, borgo dove l’Unione comunale del Chianti fiorentino ha proposto
               di farlo tornare per consentire ai nostri e ai suoi concittadini di qualche anno fa di riconoscere e apprezzare la luce
               che brilla dentro il mondo di De Poli. Un omaggio al valore, alla qualità, all’accessibilità dell’arte contemporanea, un
               ringraziamento speciale a chi la rappresenta in modo così vitale. Un artista e un uomo di alto profilo che ha deciso
               di ricambiare l’affetto della propria terra di infanzia esponendo in forma inedita alcune delle sue opere tra le sale di
               Palazzo Malaspina. Per la prima volta uno dei capolavori, “Opera sola”, si imbatterà nello sguardo del pubblico. E sarà
               un’emozione per tutti. Ne sono convinta.
                                                                                                                Elena Borri
                                                                                            Assessore con delega alla Cultura
                                                                                   dell’Unione comunale del Chianti fiorentino


























































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