Page 28 - FABIO DE POLI
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FABIO DE POLI



                 attuale e più tragicamente bello di qualsiasi altra opera
                 artistica. Se dovessi consigliare ad un giovane artista un
                 luogo da cui trarre ispirazione, gli direi di fare un viaggio a
                 New York”.


                 Citi tre artisti, di ogni tempo e luogo, che sono stati
                 fondamentali per la sua formazione.
                 “In tutta sincerità non posso dire di essere stato influenzato
                 da tre artisti in particolare: posso dire di essere stato guidato
                 dalla Pop Art, dal movimento DADA, ma se devo parlare
                 di artisti il discorso è molto più lungo. Mi ispirano i cieli di
                 Turner, e le carni di Bacon; il cappello di Donghi e la zuppa di
                 Warhol. E poi le ninfee di Matisse, le ombre di Giacometti, la
                 Cassa Sistina di Ceroli, gli interni di Adami, gli angeli di Licini,
                 le pere di Pozzati, il barocco di Burri, le ferite di Fontana, la
                 Ferrara di De Chirico. E le scatole di Morandi, le piscine di
                 Hockney, il sesso di Schiele, le finestre di Hopper, e ancora,
                 ancora, ancora...”








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