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FABIO DE POLI
Intervista di Cecilia Orbi
C’est une revolte?
Non Sire, c’est une
RÉVOLUTION
Fabio de Poli ci dà un assaggio
del suo mondo a tinte decise e
toccanti. Da perdere la testa!
Un artista multiforme, Fabio
De Poli: genovese di nascita
ma fiorentino di adozione, è
pittore e scultore che ama fare
del colore un vero e proprio
biglietto di presentazione della
sua arte. E’ così: o ti piaccio o
no: non ci sono mezze misure.
Tutto è vivo, sanguigno, forse
addirittura violento. Ma del resto
ad un artista completo come lo
è De Poli, che riesce a passare
senza scomporsi dalle tele agli
scalpelli alla colla per i collages
di materiali, si può concedere
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di essere un po’ sopra le righe.
Una vita dedicata all’arte la
sua, se dagli anni 60 è attivo in
mostre ed esposizioni, non solo
nelle principali città italiane, ma
anche all’ estero.
Le mostre personali e collettive si
susseguono numerose, in esse
Fabio De Poli presenta pitture di
grande formato, lavori di grafica,
«libri d’artista». Inventa la rivista
«Meta, parole e immagini». La
sua sete di sperimentazione
non si limita all’arte figurativa, e
nella sua carriera varca le soglie
del virtuale presentando “The
Most Beautiful Art Exhibition in
the World”. Ma Fabio de Poli
non ci piace soltanto per i suoi
lavori viscerali, composti da
linee e tratti decisi; non ci piace
solo per la sua curiosità che
l’ha spinto, nel 2009, a cercare
l’espressività di personaggi
consegnati al patrimonio della
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